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A parte le facili considerazioni sulla "war on drugs" (a cui vorrei precisare sono completamente opposto) credo che si possano delineare due correnti di pensiero sull'accaduto: chi ritiene che la legge (giusta o sbagliata) debba venir comunque applicata, allo stesso modo delle intercettazioni, e chi è contro ogni tipo di controllo da parte dello stato a scapito del poter identificare gli illeciti.
Non penso siano posizioni conciliabili e credo che, come spesso accade, la verità stia nel mezzo. In tempi come questi, dove la rete rimane spesso l ultimo mezzo in grado di garantire l anonimato soprattutto in paesi sottoposti a dittatura come la Cina o quasi, come la Russia, la rete debba mantenere il suo carattere anonimo, anarchico e neutrale e mantenersi al di sopra delle singole leggi nazionali. Potrà diventare così, in ottica futura, sempre più un grande mezzo di liberazione e di progresso per tutta l umanità.
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